La farfalla e la felicità
Una piccola farfalla, da poco uscita dal bozzolo, girò estasiata da un fiore all'altro.
Tutto per lei era nuovo, tutto le sembrava un miracolo.
Quanti colori! Quanti profumi!
Curiosa, si posò sopra una rosa e le disse:
'Il Signore mi ha avvertito che l'esistenza delle farfalle è breve, breve come quella dei fiori.
Io voglio godermi quel poco di vita, al massimo della felicità.
Dimmi, fiore, cos'è la felicità?"
La rosa rispose: "felicità è avere tanti petali rosa, carnosi e profumati, ed avere spine aguzze per difenderli".
Poi la farfalla si posò sopra una margherita e le chiese:
"dimmi, sorellina, cos'è la felicità?"
La margherita rispose: "felicità è avere un collarino bianco sempre stirato e inamidato come il mio, e possedere, al centro, un cuore fatto come un piccolo sole d'oro".
La farfallina cominciò ad avere le idee confuse.
Si posò sopra una violetta e le domandò: "cos'è, insomma, la felicità?"
La violetta rispose: " felicità è avere petali vellutati, del colore del cielo notturno, ed un profumo sottile e inebriante".
Alla sera la farfallina tornò dal Signore e gli disse: "Signore, riguardo alla felicità, ogni fiore mi ha dato una risposta diversa".
"Certo, disse il Signore, i fiori hanno tutti ragione.
Felicità è essere sè stessi. Accettarsi. Piacersi come si è!"
Un'ape saggia, che aveva sentito tutto, aggiunse: "felicità non è soltanto accettare d'essere se stessi e volersi bene. Felicità è donarsi.
E' mettere tutto quello che abbiamo, tutto quello che siamo, a disposizione dell'intero alveare.
Felicità è fabbricare il miele per addolcire la vita degli altri.
Felicità è fabbricare felicità".
(da una lettera delle missionarie di Padre Kolbe)