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Un sogno di ...orchidea.

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2009 11:02
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17/08/2009 11:01




Piccoli consigli per chi ,come me, ama qta varietà di orchidea...Orchidea Phalaenopisis....
caratteristica per la forma a farfalla dei suoi fiori.

Ci vuole una stanza bella luminosa ,senza correnti d'aria (che la pianta teme in particolar modo
e qdi nn va messa in linea tra la porta e la finestra ,per intenderci ....uff)
e temperatura gradevoli.
In autunno-inverno la si  puo' mettere sul davanzale davanti ad una finestra nn schermata dalla tenda ,
in qto il sole nn è forte e i suoi raggi nn possono provocare ..."scottature" fogliari ,diciamo.
Al contrario dalla primavera in poi e' meglio mettere una tendina leggera per schermare
la luce del sole molto intensa di qto priodo dell'anno.
Il problema principale che ho sempre avuto ...è l'annaffiatura...e per esperienza e per strage di orchidee
che ho fatto [SM=g7535] ....ho capito come si regola l'annaffiatura di qti fiori .
D'inverno e in autunno necessitano poca acqua ...in realta' amano l'umidità...solo qdo necessitano e per capirlo
bisogna guardare il colore delle radici sporgenti che solitamente  sono carnose e verdi,qdo diventano  argentee si puo' dare l'acqua.
Il vaso nn va cambiato ...rimane quello di cui è in dotazione posto su un sottovaso pieno di corteccia che va bagnata
nn tanto da galleggiare ma qto basta per creare quell'umidità giusta di cui la pianta necessita.
Le vaporizzazioni vanno fatte al mattino di modo che le foglie possano asciugarsi.
Per le concimazioni durante la fioritura si concima una volta al mese col concime giusto in qto i titoli di K,P,N (Potassio ,fosforo e azoto)
sono ottimali per qto fiore.





Inserisco una piccola scheda.

La Phalaenopsis, l'orchidea più conosciuta e più diffusa è originaria delle Indie orientali, delle Filippine, dell'Indonesia e dell'Australia.

 

Deve il suo nome alla sua forma a farfalla: "Phalaena = farfalla" e "Opsis= simile" dato nel 1752 dal botanico  C. L. Blume ad un esemplare trovate nell'isola di Java perchè gli ricordava le falene tropicali quando spiccano il volo.  La Phalenopsis era però già stata scoperta molti anni prima (nel 1600) da G. E. Rumphius che la descrisse e la disegnò nell' "Herbarium Amboinense" dandole il nome di "Angraecum album majus" pubblicato però solo nel 1750 circa 50 anni dopo la sua morte.

La Phalaenopsis è una pianta epifita o litofita (cresce anche sulle rocce) e la sua struttura è monopodiale , vale a dire si sviluppano secondo un asse con un solo apice vegetativo.

Le Phalenopsis hanno 2-6 foglie grandi, coriacee e carnose di colore verde molto intenso e in molte specie brillante, disposte in maniera molto ravvicinata tra loro. Possono essere larghe anche 10 cm e lunghe 50.

Nella Phalenopsis le foglie sono fondamentali in quanto sono l'unico organo di immagazzinamento dell'acqua, non possiedono infatti pseudobulbi.



Beh... buon lavoro!!!!Ciao

[Modificato da Gabbianella1. 17/08/2009 11:02]
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