Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Mondo Antico

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2009 14:28
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 213
Sesso: Femminile
21/02/2009 14:28


 
Mondo antico


Gli egiziani credevano che molto tempo prima della loro civiltà gli dei avessero stabilito il sistema dell'ordine cosmico e l'avessero trasferito sulla loro terra. Una razza di dei aveva governato l'Egitto per molti millenni prima di affidarlo alla loro linea mortale, eppure divina dei faraoni.

Qualcuno ora ipotizza che a ricordo di questo furono costruite le tre piramidi di Giza la cui disposizione e dimensione corrispondono alle stelle della cintura di Orione ( Al Nitak, Al Nilam, Al Mintaka); ovvero le costruirono sulla terra come una immagine di ciò che esisteva nel cielo.

Platone considerava il quadrato e il cerchio come assolutamente belli in sé; secondo il grande pensatore il quattro si riferisce alla materializzazione delle idee e il tre all'idea stessa: il secondo esprime le essenze e il primo i fenomeni, l'uno lo spirito e l'altro la materia.

Fin dalla più remota antichità, il cerchio è servito a indicare la totalità e la perfezione e a inglobare il tempo per misurarlo meglio; Nella Bassa Mesopotania lo zero è il numero perfetto, che esprime il tutto, e dunque l'universo; il cerchio diviso in gradi, rappresenta il tempo; i Babilonesi l'hanno utilizzato per misurarlo, l'hanno suddiviso in 360°e scomposto in sei segmenti di 60°, il suo nome (shar) indicava l'universo, il cosmo. La speculazione religiosa babilonese ne ha ricavato in seguito il concetto di tempo infinito, ciclico e universale che si è trasmesso nell'antichità ad esempio nell'epoca greca attraverso l'immagine del serpente che si morde coda (v. UROBOROS). Il sole e l'oro, immagini del sole, sono indicate con un cerchio. Nell'antichità il piano circolare è associato al culto del fuoco , degli eroi e della divinità. Il cerchio esprime l'eterno soffio della divinità, che agisce continuamente e in tutti i sensi Il tondo possiede un senso universale rappresentato dal globo e la sfericità, sia dell'universo che della testa dell'uomo, é indizio di perfezione. Platone rappresenta la psiche con una sfera e già presso i Babilonesi troviamo questo complesso cielo-terra espresso dal cerchio e dal quadrato : il quadrato inscrive un limite il cerchio esprime l'illimitato.

Jung ha mostrato che il simbolo del cerchio , è un'immagine archetipica della totalità della psiche, il simbolo del Sè, mentre il quadrato è il simbolo della materia terrena, del corpo e della realtà.

Nel mondo celtico , il cerchio ha una funzione e un valore magico. Cuchulainn incide un'iscrizione in lettere ogamiche su un cerchio di legno (fatto con un ramo ricurvo) per fermare l'esercito irlandese che invade l'Ulster. Il cerchio viene fissato a un pilastro e ingiunge, a chiunque legga l'iscrizione, di non oltrepassarlo senza accettare un singolar tenzone. Il cerchio simbolizza dunque un limite magico invalicabile. Il cerchio ha applicazioni religiose immediate: il grande idolo d'lrlanda, secondo i testi agiografici, è circondato da altre dodici pietre di minore grandezza disposte in cerchio.

I templi circolari gallo-romani sono inscritti in un quadrato e rappresentano le interrelazioni fra il cielo e la terra.

Vercingetorige, al momento della resa, descrisse a cavallo un gran cerchio intorno a Cesare, il simbolismo del cerchio é duplice, magico e celeste.

In un disegno di arte Vichinga della Norvegia si vede l'immagine pura dell'uomo spiritualizzato senza essere disincarnato.

Il cubo centrale, con i suoi quadrati le sue scacchiere, le sue squadre e i suoi punti, dà un'idea di questo mondo materiale e creato, limitato e inscritto nel tempo e nello spazio. L'ovale della testa, le curve delle arcate sopraccigliari, i salienti delle labbra e la mandorla degli occhi rappresentano il non-creato, la concentrazione , lo spirituale. La sovrapposizione dei due volumi indica le relazioni fra il cielo e la terra, fra il trascendente, e l'immanente, relazioni che tendono verso un'unione nell'uomo. Possiamo vedere in questo caso: l'immagine dinamica di una dialettica fra il celeste trascendente a cui l'uomo aspira naturalmente e il terrestre in cui si trova attualmente.(de Champeaux G.,Sterckx S., Introduction au monde des symboles,Parigi 1966)

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:32. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com